Secondo l'agenzia di stampa AhlulBayt (AS) News Agency - Abna, fonti mediatiche israeliane hanno riferito di un possibile accordo tra gli Stati Uniti e la Turchia, in base al quale Washington acconsentirebbe alla presenza della Turchia in Siria, a condizione che Ankara rinunci alla partecipazione nella Striscia di Gaza; un accordo che è stato accompagnato dall'opposizione di Israele alla presenza della Turchia a Gaza.
Secondo il rapporto del canale "Israel News 24", il governo americano sta esaminando un piano in base al quale la Turchia riceverebbe il permesso per una presenza militare o politica in Siria in cambio della compensazione per la non partecipazione a Gaza.
Amichai Stein, redattore per gli affari diplomatici del canale, ha annunciato che nelle ultime settimane la Turchia ha esaminato le vecchie basi dell'esercito siriano per trovare un luogo adatto per il proprio dispiegamento.
Stein ha aggiunto: "Questo accordo significa che alla Turchia è impedita la presenza a Gaza, perché Israele si oppone ad essa, ma non si può dire di no due volte agli Stati Uniti; cioè, Israele non può opporsi sia alla presenza della Turchia a Gaza sia alla sua presenza in Siria."
Ha sottolineato che la presenza della Turchia in Siria è cruciale per Ankara e che i funzionari turchi non intendono rinunciare a questo obiettivo. Per questo motivo, Washington sta cercando di creare una sorta di "compensazione" per la Turchia permettendo la sua presenza in Siria.
Nel frattempo, Stein ha riferito della volontà del governo americano di avviare un nuovo ciclo di colloqui tra Siria e Israele. Ha anche affermato che le distanze tra le parti non sono molto grandi e che alcune questioni possono essere risolte, anche se ci sono delle sfide, ma non si vedono differenze fondamentali.
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